La tragedia di un concorso mortale: quando una Wii ha ucciso una madre

Nel novembre del 2006, la Nintendo lanciò la console di gioco Wii, scatenando un’onda di desiderio che conquistò milioni di persone in tutto il mondo. La domanda per la console era così alta che in pochi giorni sparì dai negozi. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che una radio californiana avrebbe dato vita a un concorso così perverso da diventare la scena di una tragedia inquietante.

Un concorso che non sarebbe dovuto mai esistere

A Sacramento, la stazione radio KDND pensò di regalare una Wii con un concorso dal titolo provocatorio: "Hold Your Wii for a Wii".
La sfida era tanto semplice quanto letale: i partecipanti dovevano bere enormi quantità di acqua e trattenere la pipì il più a lungo possibile.
La persona che resisteva più a lungo avrebbe vinto la console.

A dispetto delle gravi preoccupazioni sollevate dagli ascoltatori, che avvertivano dei rischi legati all’assunzione eccessiva di acqua, la radio decise di ignorarli.
In cambio di una liberatoria firmata dai concorrenti, continuarono a promuovere il concorso, come se fosse solo un gioco innocente.

La storia di Jennifer Strange: un incubo in diretta

Jennifer Strange

Il 12 gennaio 2007, 18 concorrenti si presentarono alla radio, tra cui Jennifer Strange, una madre di 28 anni, che partecipava con la speranza di vincere la Wii per i suoi tre figli.
Dopo aver firmato il modulo di liberatoria, i partecipanti iniziarono la loro folle sfida: bere bottigliette d'acqua da 240 ml ogni 15 minuti.
Chi non riusciva a finire la bottiglia o andava in bagno veniva eliminato.

Con il passare del tempo, la situazione si fece sempre più angosciante.
I partecipanti cominciarono a ritirarsi, incapaci di resistere alla tortura.
Eppure Jennifer continuò, nonostante il dolore e la crescente sofferenza.
In diretta, diceva che stava male, ma i conduttori, ridendo, ignoravano completamente il pericolo.
L'atmosfera diventava sempre più inquietante, ma nessuno sembrava rendersene conto.

L'intossicazione da acqua: il pericolo invisibile

Nel cuore della tragedia, un'infermiera chiamò la radio, avvertendo che la situazione era estremamente pericolosa e che qualcuno stava rischiando la vita per intossicazione da acqua.
Ma la risposta della radio fu un ridicolo "Ehi, qualcuno sta morendo là fuori?" seguito da una risata nervosa.
L'incredibile leggerezza con cui la radio trattava una situazione di vita o di morte è sconvolgente.

L’intossicazione da acqua, o avvelenamento da acqua, è una condizione terribile che si verifica quando si beve troppo, troppo velocemente.
Questo provoca una diluizione pericolosa del sangue e un gonfiore del cervello, che può portare al coma e persino alla morte.
Nonostante i segnali evidenti di pericolo, i concorrenti furono costretti a continuare.

La morte di Jennifer Strange

Jennifer Strange

Dopo ore di sofferenza, Jennifer si ritirò finalmente e andò in bagno.
Nonostante fosse uscita dalla competizione, il premio di consolazione, dei biglietti per un concerto di Justin Timberlake, non le avrebbe dato alcuna felicità.
Tornata a casa, Jennifer iniziò a sentirsi sempre peggio.
Si lamentò di un forte mal di testa e chiamò una collega per avvisarla che non sarebbe andata al lavoro.
Quella fu l’ultima volta che qualcuno sentì la sua voce.

Un'ora dopo, la madre di Jennifer la trovò senza vita in bagno.
La causa della morte fu un devastante avvelenamento da acqua.
Quella che doveva essere una giornata di speranza e di gioco si trasformò in una tragedia che avrebbe scosso l’intero paese.

La causa e il risarcimento: il prezzo della leggerezza

La famiglia di Jennifer intentò una causa contro la radio KDND.
Il tribunale condannò la stazione a pagare oltre 16 milioni di dollari di risarcimento, ma questo non restituì la vita a una madre e moglie.
Questo tragico episodio sollevò interrogativi su quanto lontano si possa spingere la ricerca del "divertimento" quando si gioca con la vita delle persone.

La lezione inquietante

Questa storia è una lezione agghiacciante su come la ricerca di un premio, per quanto desiderato, possa trasformarsi in una condanna a morte.
È fondamentale che i media e le aziende comprendano il loro potere, ma anche la loro enorme responsabilità verso il pubblico.
In questo caso, la leggerezza con cui fu trattato il concorso ha portato a una tragedia che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.