Dieci anni di vita perfetta… cancellati in un secondo
Nel 2004, Mitch era all’ultimo anno di università in Louisiana. Aveva 23 anni e la testa piena di sogni, ma nessuno di questi era più forte del pensiero di Kayla, una compagna di corso di cui si era perdutamente innamorato.
Dopo mesi di tentativi, riuscì a conquistarla. Da lì in poi, la loro storia sembrava uscita da un film: si laurearono insieme, rimasero a vivere in Louisiana, iniziarono le loro carriere, si sposarono e misero su famiglia.
Due figli piccoli, una casa accogliente, cene in famiglia, serate sul divano. Mitch adorava osservare i suoi bambini mentre dormivano. La sua vita, apparentemente, era perfetta.
Fino a quando... notò qualcosa. Qualcosa che non avrebbe mai dovuto ignorare.

La Lampada
Era sera. Mitch era seduto nel salotto, quando la lampada rossa nell’angolo iniziò a sembrargli sfocata. Pensò a un riflesso, forse alla stanchezza. Ma nei giorni seguenti, la lampada peggiorò.
Non era solo sfocata: sembrava... capovolta.
Mitch non disse nulla a Kayla. Iniziò a fissarla per ore, incapace di distogliere lo sguardo. Il resto della casa sembrava normale. Ma quella lampada – quella maledetta lampada – cambiava. Si dilatava, si distorceva, tremava.
Smetteva di andare al lavoro. Non parlava più. Kayla era preoccupata, ma Mitch ripeteva solo: "Non mi sento bene."
Poi, un giorno, la lampada esplose in una luce rossa che riempì l’intera stanza. Un ronzio acuto, urla lontane, un dolore lancinante alla testa…
…e Mitch aprì gli occhi.
Era sdraiato su un marciapiede. Attorno a lui, sconosciuti. Si trova nel campus della sua vecchia università.

La Vita Inesistente
Un agente lo aiutò a rialzarsi. Mitch, confuso, gli chiese dove fosse la sua famiglia. Kayla. I bambini. La casa.
L’agente lo guardò perplesso. Nessuno sapeva chi fossero.
Fu allora che Mitch capì. La lampada non era reale. Ma neppure il matrimonio. Neppure i figli.
Durante una rissa nel campus, un giocatore di football lo aveva colpito due volte alla testa. Era caduto in coma. Tutta la sua “vita perfetta” era stata un’allucinazione durata dieci lunghi anni... nel tempo sospeso della sua mente.
Il Risveglio Che Non Guarisce
Mitch si riprese fisicamente. Ma dentro, qualcosa era morto.
Iniziò una terapia intensa. Oggi, ricorda a malapena i volti di Kayla e dei bambini. Ma ogni tanto, nei sogni, rivede il suo piccolo figlio di cinque anni.
Lo chiama. Sorride. Ma la voce... resta sempre un sussurro irraggiungibile.